Angoscia

CAPITOLO UNO

"Non puoi fare sul serio, Jaylah!"
Mi giro e mi acciglio verso la mia migliore amica, Josie.? appoggiata al bancone della mia cucina, il suo viso raggrinzito, il suo bel nasino all'ins��.Le guardo le braccia, che sono incrociate con rabbia sul suo ampio petto.? una piccola palla di sfacciataggine.? per questo che la adoro.
"? un lavoro, mi porta via da casa.Se sono lontano da casa, non sono cos�� facilmente rintracciabile", faccio notare, infilandomi un pezzo di carota in bocca e masticando rumorosamente.Josie mi fulmina con lo sguardo.
"Ti trover�� ovunque tu sia!"
Scuoto la testa, agitando il dito verso di lei."Sono passati solo pochi giorni; ho ancora una settimana o gi�� di l��.Non so se avr�� tutto quel denaro prima di allora, quindi stare lontano �� pi�� sicuro".
"Verr�� qui.. ."
"E io non sar�� qui."
"E se viene a cercare me?O qualcun altro a cui tieni?"
Le lancio uno sguardo "Davvero?"."I miei genitori vivono a sei ore di distanza e il loro cognome �� completamente diverso dal mio, visto che l'ho cambiato.Non li troverebbe facilmente.Inoltre, lo dir�� a pap�� e lui sar�� pronto.Tu vivi a due ore di distanza; difficilmente penso che ti cercher��.La persona che probabilmente andrebbe a cercare �� Samuel, e personalmente, non mi lamenter�� se Samuel viene preso a calci in culo".
Abbassa la testa tra le mani e sospira forte."Anche se ti porta via... stai dimenticando un'informazione fondamentale".Alza la testa."Non sei una fottuta tata!"
Sbuffo, soffocando con un pezzo di carota e lanciandomi in un attacco di tosse.Quando ho finito, mi raddrizzo, dandomi una pacca sul petto e raspando: "Quanto pu�� essere difficile?Cambiare i pannolini, dare da mangiare . . . �� un gioco da ragazzi".
"? un bambino..."Ha un vuoto di memoria."Sai, non un cane!"
Agito una mano."E' a tempo pieno, la paga �� buona, ed �� solo un bambino."
"I bambini fanno la cacca, e piangono, e vomitano..."
"Anche i cani", faccio notare.
"Ges��, Jay.Ci deve essere qualcos'altro".
Faccio un passo avanti."Ho Gregor alle calcagna.Non gioca bene.Ho bisogno di un posto dove non possa trovarmi.Non mi trover�� l��; �� un po' lontano.Posso pagarlo e poi sar�� tutto finito.Sono mille dollari alla settimana, compreso il cibo e una stanza!Tutto per accudire un solo bambino".
Josie sospira e scuote la testa."Vedo che non c'�� modo di dissuaderti.Almeno vai e assicurati che sia quello che vuoi prima di dire s��".
Sorrido."Buone notizie: vado subito a conoscere il bambino e suo padre".
"Oh, Dio", geme Josie.
"Andr�� tutto bene".Agito la mano e con l'altra afferro le chiavi."Vedrai."
~*~*~*~
Non va bene.
Oh, no.Non va affatto bene.
Sono di fronte a quello che probabilmente �� l'uomo pi�� abbagliante che abbia mai visto in vita mia.? un nativo americano, di questo sono sicuro.Ha questi occhi di cioccolato e capelli scuri che, non mentir��, mi fanno venire voglia di prenderlo a pugni.? cos�� bello.Lunghi e folti, che gli scorrono intorno alle spalle.? alto e muscoloso, indossa un gilet di pelle su una maglietta scura e aderente.
Oh, cavolo.Oh, cavolo.Oh, cavolo.
"Ah... sei... Mack?"
Mi guarda su e gi��, lentamente."S��."
Dio.La sua voce.Come miele fuso, mescolato alla panna. . . oh, amico.
"Oh, bene.Sono Jaylah.Sono qui per la, ah, posizione di tata".
Aggrotta il sopracciglio."Sei una tata?"
La mia spina dorsale si raddrizza e metto le mani sui fianchi."Scusami, amico, ma ti faccio sapere che sono la migliore tata che ci sia".
Mi fissa, senza espressione.? un uomo duro; glielo si legge negli occhi e nell'espressione decisa che sembra impostata sul suo viso.
"Cosa ti aspettavi?"Proseguo."Mrs. Doubtfire?"
Le sue labbra si contraggono, ma non sorride.
"Sei disponibile tutto il giorno, tutti i giorni?"
Inclino la testa di lato."Non ho un giorno libero?"
"No."
Aggrotto il sopracciglio."Vuoi che faccia il babysitter.. . tutti i giorni?"
Mi fissa, come se fosse gi�� ovvio.
"Cosa sei, un uomo d'affari di lusso o qualcosa del genere?"
So gi�� che �� una battuta prima che abbia finito di uscire dalle mie labbra, ma la dico comunque.Lui mi d�� un'occhiata 'seriamente?', e mi rendo conto che era davvero una domanda stupida.
"Ok, beh, chiaramente non sei un uomo d'affari".Rido in modo pecoreccio."Ma cosa potrebbe mai tenerti cos�� occupato da aver bisogno di me per badare a tuo figlio sette giorni su sette?".
"Non sono affari tuoi, cazzo", scatta lui.
"Tieniti la camicia", sbuffo."Stavo solo chiedendo".
"O vuoi il lavoro", dice, la sua voce bassa e profonda, "o non lo vuoi".
"Lo voglio", faccio notare."Ma ho una vita, sai.Amici e altre cose".
"Puoi andare a trovarli, con il bambino".
"Davvero?"
Fa di nuovo quella cosa dello sguardo.
"Solo mille dollari a settimana?Per essere praticamente la madre del bambino?"
"Uno e mezzo, se cominci adesso".
"Mille e mezzo?"Respiro.
"No, un dollaro e mezzo, cazzo".
Oh, un saputello.Bello.
"E io vivo... qui?"
Lui annuisce bruscamente.
"E... tu vivi qui?"
Sembra che voglia tirarmi fuori a schiaffi la mia stupidit��.
"Ok, lo far��".
Annuisce."Entra."
"Aspetta, non hai intenzione di farmi delle domande da tata?Tipo, cosa farai se mio figlio corre sulla strada e viene investito da una macchina?".
Mi fa una strana espressione."? un bambino.Entri."
"E se si strozza?"
"Bambino...", digrigna i denti."Beve il cazzo di latte".
"Si arrampica attraverso una finestra?"Grido, seguendolo dentro.
Lui grugnisce.
"Gioca con il tuo asciugacapelli?"
Si ferma, si gira e mi fa un'espressione mortificata.
"Cosa?"Dico, alzando le spalle."Hai dei bei capelli... �� solo una supposizione".
Ok, ora sembra che voglia darmi un pugno o strozzarmi.
"Voglio dire seriamente ... non hai intenzione di chiedermi nulla?"
Ringhia."Sei un assassino?"
"Cosa?No."
"Stupratore?"
Rimango a bocca aperta."Che schifo. No."
"Tu cucini?"
"Dipende."
Stringe gli occhi."S�� o no?"
"Ah, pi�� o meno".
Annuisce e continua, come se fosse una risposta accettabile."Sei capace di scaldare una bottiglia?".
"S��."
"Alzarsi quando piange?".
Annuisco.
"Allora sei assunto.Ora muoviti".
Bossy.
Entriamo in un posto molto bello e moderno.Il pavimento fresco �� piacevole contro i miei piedi mentre lo seguo nella sala d'aspetto.Mi fermo di colpo quando vedo tutta la gente nel salone.Ci sono alcune ragazze molto carine, ma il resto sono maschi.Maschi grossi e corpulenti che sembrano caduti dal cielo e arrotolati nella pelle.Sono bellissimi.
Sono anche... oh, no.
Oh no, no, no.
Mack fa un cenno a una delle ragazze e lei si alza, camminando verso di me, un bambino avvolto nelle sue braccia.Me lo allunga con un sorriso.Dio, �� carina, come una mini Pocahontas o qualcosa del genere.I suoi occhi brillano di umorismo alla mia espressione.Allungo la mano, prendo il bambino e lo tengo stretto.Non ho mai tenuto un bambino... merda... dov'�� la sua testa?
"Sono Santana".Lei sorride, calorosamente."Benvenuta."
Mi volto di nuovo verso il gruppo, che mi sta fissando, e sono quasi sicuro che sto per svenire.
So chi sono.Ho visto i notiziari.
Un club di motociclisti.Il pi�� grande della citt��.
L'Ira del Joker.
Oh, Dio.Sono la tata di un motociclista.
Questo dovrebbe essere interessante.

CAPITOLO DUE

"Devi portarmi a prendere i vestiti", dico, seguendo Mack verso la cucina, con il suo bambino stretto tra le mie braccia."Non posso badare al bambino e prendere le mie cose allo stesso tempo.Non ho un posto a sedere.Dovrai badare a lui mentre io vado e...".
"No."
"Davvero?"Piango."Volevi che iniziassi subito e lo sto facendo, ma devo prendere tutte le mie cose e-".
Lui si gira e mi fulmina con lo sguardo."Allora vai a prenderle, cazzo.Prendi il bambino; prendi il sedile.Non me ne frega un cazzo, fallo e basta".
Il bambino?Non �� il suo nome.Non mio figlio.Stringo gli occhi e lo guardo mentre apre la porta del frigo e tira fuori una birra, poi si volta di nuovo verso di me, gli occhi marroni che mi bucano.
"Sei sempre cos�� lunatico?Se �� cos��, penso che abbiamo bisogno di una sorta di chiamata... cos�� so quando non sei avvicinabile".
Mi fissa, con le labbra arricciate dal disgusto."Chiamata?"
"Sai, come il richiamo di un uccello.Ka-kaw!Ka-kaw!"
Sbatte le palpebre."Sei impazzito, cazzo?"
"No."Stringo gli occhi con sospetto."Lo sei?"
Mi lancia uno sguardo insondabile, uno sguardo che dice che non ha idea di come prendermi."Sei tu che fai dei fottuti rumori da uccello... no, cancella.Nessun uccello del cazzo fa rumori del genere".
"Lo fanno", rispondo con tono deciso."Li ho sentiti".
Lui guarda il soffitto per calmarsi.
"Bene..."Incoraggio, battendo il piede sulle piastrelle.
Lui mormora qualche imprecazione e torna a guardarmi."Non faccio rumori di uccelli e non faccio chiamate.Tu stai lontano da me; io sto lontano da te.Prenditi cura del bambino.Io sono al club per met�� del tempo, quindi non dovrai preoccuparti di nient'altro che di questo".
"Il bambino ha un nome?"Mormoro sarcasticamente.
"Diesel."
"E sua madre?"
"Non sono affari tuoi, cazzo".
"Questo �� evidente", mormoro.
Lui spara pugnette nella mia direzione."Tu fai il tuo lavoro, noi saremo a posto".
Sgrano gli occhi e mi giro, fissando il fagotto che ho in braccio.? decisamente come suo padre.Tutto capelli scuri, occhi marroni e una splendida pelle olivastra.Secondo me, ha solo due mesi.? piccolo, morbido e adorabile.Non sono una grande fan dei neonati, o dei bambini, ma questo... �� carino.
"Tuo padre �� un arrogante testa di cazzo", mormoro, pensando che sia meglio non imprecare davanti a un neonato."Ma io e te andremo d'accordo".
Mack grugnisce."Sto mettendo in dubbio la tua sanit�� mentale".
Mi giro e lo fulmino con lo sguardo."Scusami, motociclista, ma sei tu che mi hai assunto senza fare domande".
Incrocia le braccia.Io alzo il mento di scatto.
"Fai solo il tuo cazzo di lavoro".
"Ges��, sei un uomo prepotente.Mi sorprende che qualcuno abbia deciso di riprodursi con te, tanto per cominciare.Yeesh."
Un ringhio basso e gutturale lascia la sua gola, ma lo ignoro.Mi incammino verso la stanza che Santana mi ha detto appartenere al bambino prima che ci lasciassero tutti soli."Andiamo, bello.Il tuo pap�� ha bisogno di terapia.Non �� colpa sua, probabilmente �� nato cos��..."
"Cazzo", borbotta Mack dalla cucina."Ho assunto un fottuto pazzo."
Sorrido, entrando nella stanza.Metto Diesel sul tavolo che contiene tutti i suoi pannolini e lo scarto.Dio, cos�� piccolo.Le sue piccole gambe scalciano.Non ne ho idea.Nessuna.Zero.Non so nemmeno come si usa un pannolino.Tiro fuori il mio cellulare e scorro fino a trovare il nome di mia madre.
"Pronto?", risponde lei.
"Ehi, mamma, sono Jay".
"Jay", canta lei."Non ti sento da settimane.Come stai, tesoro?"
"Sto bene", dico, mettendo una mano sulla pancia di Diesel.Non so se rotoler�� gi�� dal tavolo.Non so nemmeno se pu�� rotolare...
"Sembri spento.Che succede?"
"Beh", esito, "ho accettato un lavoro".
"Oh, che meraviglia.Che cos'��?"
Ecco qui."Sono una tata".
Silenzio.
Silenzio tombale.
"Stai scherzando, vero?"
"No", mi schernisco."? un ottimo lavoro.In diretta.? un bambino piccolo, ha circa due mesi e si chiama Diesel".
Altro silenzio.
"Oh Dio, come hai fatto a trovare un lavoro cos��?Qualcuno deve aiutare quel bambino, subito!Hai bisogno che chiami qualcuno... la polizia forse?"
"Ges��, mamma", gemo."Non ho intenzione di uccidere il bambino".
"Ti ricordi cosa hai fatto alla tua cugina Lucy?"
Getto la testa indietro e gemo."? stato un errore onesto.In quel momento sembrava che avrebbe funzionato...Piangeva troppo".
"Hai legato una cesta allo stendibiancheria e ce l'hai messa dentro, poi l'hai fatta oscillare e lei �� caduta fuori".
"Avevo dodici anni.Il mio istinto materno non aveva ancora fatto effetto", protesto.
"Quella povera, povera bambina.Non �� pi�� stata la stessa".
"Stava bene!"Grido."C'era solo una leggera ammaccatura nella sua testa".
"Oh, Dio.Dovresti smettere.Subito".
"Beh, io non mi licenzio.Quindi ho bisogno del tuo aiuto".
"Andrai in prigione".
"Cosa?Mamma!"
"Farai qualcosa di peggio.Quel povero bambino.? troppo giovane per morire".
Alzo gli occhi e sospiro.Diesel inizia a gracchiare sul tavolo, contorcendosi scompostamente."Mamma, presta attenzione.Devo sapere come prendermi cura di un bambino".
"Non puoi semplicemente prenderti cura di un bambino!Non ci sono istruzioni.? cos�� difficile, oh Dio . . .C'�� stata una volta in cui hai mangiato delle prugne.. ."
"Mamma", grido."Concentrati."
"Giusto", dice severamente."Non posso credere che ti sto aiutando con questo.La sua morte sar�� colpa mia".
"Ges��, mamma, non uccider�� il bambino".
Lei tace e so che sta scuotendo la testa, non credendo a una parola di quello che dico.
"Hai detto che ha due mesi?"
"Pi�� o meno".
"Allora avr�� bisogno di un biberon ogni tre ore".
"Ogni tre ore!"
Sospira."Fai un favore al mondo e lascia il lavoro a qualcun altro".
Mi piacerebbe, ma i soldi sono troppo buoni per rinunciarvi e ne ho bisogno.Chiamami egoista, ma non posso cambiare ci�� che deve essere fatto.
"No, va bene cos��.Tre ore vanno bene".
Addio sonno, mi mancherai.E' stato bello conoscerti.
"Avr�� anche bisogno di cambiare spesso il pannolino.Devi controllarlo ogni poche ore.Assicurati di pulire bene le sue, ah, parti.Non vuoi infezioni.Oh, e non dimenticare la crema per pannolini".
"Crema per pannolini?"
"Ferma quell'eruzione da pannolino che gli viene sul sederino, quei poveri polli".
Dio, mia madre ha appena chiamato i bambini... galline.
"Bene, biberon, pannolini, crema per pannolini.Che altro?"
"Gas!" grida lei."Il gas lo render�� irritabile.Devi accarezzargli la schiena finch�� non fa il ruttino a met�� e dopo le poppate".
Dio.
"Devi tenerlo al caldo; fuori fa freddo.Avvolgilo di notte, lo aiuter�� a dormire.Non metterlo a pancia in gi��.Potrebbe smettere di respirare".
Oh, cavolo.Non voglio che succeda.Forse non sono tagliato per questo.Diesel inizia a piangere accanto a me e io lo fisso.
"Oh", mamma canticchia."? lui?"
"S��, sta piangendo.Cosa devo fare?"
"Forse ha fame.Devi offrirgli del cibo.Se non ha fame, devi cambiargli il pannolino.Se non �� cos��, dagli una bella pacca sulla schiena.Potrebbe avere del gas.Se no, forse �� stanco.Gli dia un ciuccio e lo allatti per farlo dormire".
Mio Dio.Questa cosa del bambino �� difficile.
"Ok", dico, mentre gli strilli di Diesel diventano pi�� forti.
"Dovresti badare al bambino, non parlare al telefono!", abbaia una voce.
Mi giro e vedo Mack in piedi davanti alla porta.Ha le braccia incrociate e mi sta fissando.
"Mi sto facendo consigliare", faccio notare.
"Pensavo fossi una tata del cazzo".
"Chi ��?"Grida la mamma."E digli di smettere di usare un linguaggio cos�� volgare.Quello non �� il padre del bambino, vero?Santo cielo, non c'�� da stupirsi..."
Sposto il telefono dall'orecchio.
"Ora hai mandato mia madre su tutte le furie.Sono una tata, mi sto solo facendo dare consigli sui modelli di sonno... ah...".
Mi lancia uno sguardo scettico."Beh, fallo smettere di piangere, gi�� che ci sei".
"Potresti sempre venire e, non so, prenderlo in braccio.? tuo figlio".
Si gira e se ne va.
Se ne va.
Problemi.
"Jaylah!"
Sospiro e mi rimetto il telefono all'orecchio."Scusa, mamma, va tutto bene".
"Cosa sta succedendo?Chi �� quest'uomo a cui stai facendo da babysitter?".
"Non �� un babysitter, ed �� un padre single".
"Questo non va bene.Non �� mai un bene".
"Ora vado, mamma", dico, perch�� lo stridore di Diesel sta diventando pi�� forte."Ti voglio bene."
Riattacco prima che lei possa rispondere.Sollevo il bambino tra le braccia e vado in cucina.Ci sono alcuni biberon sul lavandino e un barattolo di latte artificiale accanto.Bene, posso farlo.Faccio girare il barattolo, leggendo il retro.Non sembra cos�� difficile.Tengo Diesel in una mano e apro il barattolo, capovolgendo una bottiglia e mettendoci dentro un po' di polvere.Perdo met�� del contenuto sul bancone, ma non �� male per il mio primo tiro.
Poi ci verso un po' d'acqua dal bollitore, pensando che l'acqua bollita deve essere la migliore.? troppo fredda.Merda.Ricordo i giorni in cui mia madre testava la temperatura sul polso, ma come diavolo faceva a scaldarla?Trovo un bicchiere e lo riempio d'acqua calda, versandoci dentro la bottiglia.Sono abbastanza sicuro che non dovrei usare il microonde.Giusto?
Dopo dieci minuti di urla di Diesel, la bottiglia �� calda.Lo scuoto ancora una volta e mi precipito sul divano, aggiustandolo goffamente mentre premo la bottiglia sulle sue labbra.Si attacca come un soldato e comincia a succhiare con una forza che non ho mai visto provenire da qualcosa di cos�� piccolo.Le sue manine si stringono in pugno e i suoi occhi marroni sono puntati sui miei.
Il mio petto si sente strano...Questo piccolo calore si insinua in me.
? piuttosto carino.
Mentre si nutre, tiro fuori il mio telefono e lo tengo in equilibrio in una mano, facendo il vecchio testo con un dito.
Jaylah - Hey Jos!Ho bisogno di un favore...
Josie - Cosa hai fatto?Hai ucciso il bambino?Sei stato rapito?
Io ridacchio e rispondo.
Jaylah - No, non ancora, comunque.Ho bisogno della mia roba.Ho avuto il lavoro, woohoo.Potresti essere un tesoro e impacchettare le cose di base per me?
Josie - Perch�� non puoi venire a prenderla?
Jaylah - Beh, il padre �� un po' lunatico.? una lunga storia; la vedrai quando verrai da me.
Josie - Immagino di non avere scelta.A presto!
Le mando un messaggio con l'indirizzo e una lista di quello che voglio, poi lascio cadere il telefono sul divano accanto a me.Diesel ha quasi finito la sua bottiglia e i suoi occhi si abbassano.
"Uh-uh, amico", dico, punzecchiando dolcemente la sua guancia."Non �� ancora ora di dormire".
Lui non risponde.I suoi occhi si chiudono e smette di succhiare.Fantastico.Non gli ho nemmeno fatto il bagno.Mi alzo, strappandogli il biberon dalle labbra.Fa qualche movimento di suzione, poi la sua bocca si calma e fa un suono stridulo.Poi si addormenta.Accidenti.Vorrei poter dormire cos�� facilmente.
Lo porto in bagno.Hmmm.? un bagno molto grande.Sar�� impossibile fargli il bagno l�� dentro.Mi giro ed esco, camminando lungo il corridoio.Non sono sicuro di quale stanza appartenga a Captain Broody, ma ce ne sono poche quindi non sar�� difficile da trovare.Ho ragione, �� nella seconda stanza a destra.? seduto sul suo letto e suona dolcemente la sua chitarra.
Oh Dio, suona quella cazzo di chitarra.
Credo di essermi appena pisciato un po' addosso.
Questo �� sexy.
"Ah", inizio, e lui alza di scatto la testa, fissandomi."Dove lo bagno?"
Sembra confuso."Dove si fa il bagno di solito?".
"Il bagno �� troppo profondo".
Stringe gli occhi."Allora tienilo."
"Mi romper�� la schiena appoggiandomi a lui".
Lui inarca un sopracciglio.
"Davvero?"Scatto."Un po' di aiuto non sarebbe male".
"Chi viene pagato qui?"
"Ges��, non importa."
Mi giro ed esco.Passando davanti alla lavanderia, fisso il lavandino profondo ma non troppo grande che c'�� l�� dentro.Sar�� perfetto.Sorridendo felice, raccolgo un asciugamano, trovo del sapone per bambini e lo riempio.Stendo un asciugamano sopra la lavatrice e metto gi�� Diesel.Comincio a spogliarlo, ma mi fermo quando inizio a cercare di togliergli la maglietta minuscola dalla testa.
Merda.
La sposto, ma si blocca sul suo mento.
Merda.La sua testa �� troppo grande per questo piccolo buco.Chi ha inventato un vestito del genere?
Serro le labbra e uso le dita per allungarlo il pi�� possibile, facendolo scivolare sulla sua testa.Lui crolla e comincia a piangere, le sue piccole gambe si agitano."Mi dispiace!"Grido, sollevando il suo corpo nudo di bambino tra le mie braccia.Ack, �� cos�� piccolo, cos�� dannatamente piccolo."Non volevo farti male.? la camicia..."
Sto parlando con un bambino.
L'ho perso.
Metto un dito nell'acqua.? tiepida, cos�� faccio scendere delicatamente Diesel.Il suo corpo diventa rapidamente scivoloso e devo usare entrambe le mani per assicurarmi che non affondi.Scuoto delicatamente il suo corpo da un lato all'altro, lasciando che l'acqua gli giri intorno.Lui smette di piangere e comincia a fare suoni tubanti verso di me.Oh, Dio.
"Stai bene, ometto", dico, sorridendo."Crescerai e sarai un super uomo".
Lui tuba e il mio cuore si scioglie ancora un po'.Chi sapeva che i bambini fossero cos�� carini?Lo lavo meglio che posso e poi lo tiro fuori dall'acqua.Lo stridore ricomincia; a qualcuno non piace essere tolto dal suo bagno.Lo avvolgo rapidamente in un asciugamano e lo porto nella sua stanza, mettendolo di nuovo sul tavolo.Sono sicuro che c'�� un nome per questa cosa, ma non so quale sia.
Metto una mano sulla sua pancia e mi chino, prendendo un pannolino e un vestito caldo.Mi alzo in piedi, e vengo colpita nell'occhio con . . . oh mio Dio . . . il bambino mi sta pisciando nell'occhio!Grido forte, volendo saltare indietro ma non volendo che rotoli gi�� dal tavolo.Lui continua a schizzarmi, e le mie grida diventano pi�� forti mentre l'urina calda mi viene spruzzata sulla faccia.
"Ma che cazzo?"
"Mi sta pisciando addosso!"Grido."Tuo figlio mi sta pisciando addosso.Tienilo, oh mio Dio, il mio occhio!".
Silenzio.
Poi una forte e fragorosa risata.
"Tu orribile . . . orribile . . . orribile . . ."
Ride pi�� forte.
"Vuoi tenerlo?Sto diventando cieco!"
"Devi imparare.Divertiti con quello".
Poi sento i suoi passi pesanti mentre se ne va.Ma davvero?Seriamente?
"Pagherai per questo", urlo."Ci sar�� una dolce, dolce vendetta".
Altre risate.
"Dolce vendetta".
Oh Dio, aiutami.

CAPITOLO TERZO

Waaah.
Waaah.
Oh, Dio.Ancora?
Mi rotolo nel grande, soffice e caldissimo letto matrimoniale in cui sto dormendo.Le grida di Diesel diventano sempre pi�� forti.Ges��, gli ho solo dato da mangiare...Controllo l'ora... ack.Due ore fa.Mio Dio, non avevo idea di quanto sarebbe stato difficile un bambino, ed �� solo la prima notte.Penso ai soldi e all'aiuto che sto fornendo, e spingo indietro le coperte con un gemito, gettando le gambe fuori dal letto.
Mi precipito lungo il corridoio ed entro nella sua stanza.Le sue piccole braccia e gambe si agitano mentre piange.Mi chino, lo sollevo tra le braccia e lo stringo al mio corpo."Tranquillo, zuccherino", mormoro."Ti daremo una bottiglia".
Scivolo fuori dalla sua stanza, tenendolo al petto.Vado in cucina e preparo una bottiglia con una mano mentre lo faccio rimbalzare con l'altra.Poi mi butto sul divano e ascolto come lui fa dei piccoli suoni di suzione mentre scola il biberon.I miei occhi si abbassano e ci sposto in modo da essere entrambi sdraiati.Le mie palpebre sbattono e Diesel lascia cadere il biberon, facendo un cigolio prima di addormentarsi.
Non sono molto lontano da lui.
~*~*~*~*~
"Ah...".
Sento una voce femminile e i miei occhi si aprono.Alzo lo sguardo e vedo due ragazze che mi fissano.Una la riconosco come Santana e l'altra �� una ragazza che non ho mai incontrato, ma �� bellissima.Mi ci vuole un attimo per rendermi conto di dove sono, e poi mi alzo velocemente, con Diesel tra le braccia.Si agita, gracchiando, ma si annida di nuovo tra le mie tette.
Poi mi rendo conto di cosa sto indossando.
O... cosa non sto indossando.
Tre, s��, tre motociclisti sono in piedi davanti alla porta d'ingresso, e lasciano pigramente che i loro sguardi viaggino su di me prima che un sorriso compaia sulle loro labbra.S��, leccate pure, ragazzi; non lo vedrete pi��.Santana ridacchia, e i suoi occhi sfrecciano verso i motociclisti che stanno ancora sorridendo.Sono sexy.Tipo, super sexy.Uno �� enorme e mega fine, tutto scuro e pericoloso.Quello accanto a lui �� un cattivo ragazzo in tutto e per tutto, non costruito come il primo, ma altrettanto bello.
Il terzo �� su una sedia a rotelle, ma dannazione, la sta facendo dondolare.? bellissimo, ma ha un viso davvero gentile e delicato.Riconosco uno di loro da ieri, quindi immagino che sia vicino a Mack... o forse Mack �� tipo il loro presidente o qualcosa del genere.I miei occhi scorrono sulle loro giacche di pelle.No, il tipo grosso �� il presidente, lo dice proprio l�� sulla sua toppa.
"Ah", dico, facendo ancora rimbalzare il bambino."Io ah... si �� svegliato e ci siamo addormentati qui.. ."
Santana allunga la mano e prende il bambino, sorridendomi."Vai a dormire un po'.Sono felice di guardarlo per qualche ora.Sembri esausto".
Fisso le mie braccia ormai vuote.Mi sento gi�� un po' perso senza di lui.Guardando di nuovo le ragazze, mormoro: "Grazie".
La bella ragazza accanto a Santana allunga una mano e io la prendo."Sono Ash", sorride.
"Jaylah, ma chiamami Jay".
"Ges��..."
La voce abbaiante di Mack riempie la stanza e mi giro, fissandolo.? senza maglietta, oh mamma, e ha le sue grandi braccia incrociate sul petto, fissandomi.Cosa? Non sto facendo niente.Accidenti.
"Che cazzo sta succedendo?", chiede.
Mi fisso su me stessa.Beh, questo sembra un po' sospetto considerando che indosso un paio di mutandine minuscole, e lasciatemi dire che sono minuscole.Sono a gamba tesa, mostrano una grande quantit�� di culo e mi stanno bassi sui fianchi.Poi c'�� il top... beh... il piccolo serbatoio che �� tagliato molto, molto al di sopra del mio ombelico.? la cosa pi�� comoda per dormire, ma non �� proprio appropriato quando c'�� compagnia.
Oh Dio ... i miei capezzoli sono duri?Mio Dio, sono duri.
Le mie mani passano rapidamente sul mio petto e un piccolo squittio lascia le mie labbra.Mi volto verso Mack e lui sta fissando il mio corpo, i suoi occhi tutti lussuriosi color cioccolato.Merda.Quando incontrano di nuovo i miei, un po' della sua rabbia se n'�� andata, ma sembra ancora completamente depresso.
"Stai facendo un cazzo di striptease?"
"Scusa?"Scatto, incrociando le braccia.
Lui annuisce con la testa."Che cazzo fai a saltellare in quel modo davanti a mio fratello e al club?"
Fratello?Guardo i tre vicino alla porta.Non �� possibile che qualcuno di loro sia il fratello di Mack.
"Ehi!" abbaia."Guarda qui."
Mi volto verso di lui, con le braccia ancora incrociate, e scatto: "Non sto facendo uno striptease.Stavo dormendo sul divano e loro sono... entrati".
"Dormivi sul divano in mutandine da scopata?"
Le mie guance si scaldano, e invece di parlare con la voce faccio un piccolo suono stridulo.Fantastico.Ben fatto, Jaylah.Sono sicuro che lui pensa che tu sia super figo ora.
"Non sono mutandine da scopare", finalmente ringhio."Sono solo mutandine".
"Sono mutandine "scopami"".
Uomini.
Lo guardo male e lui mi risponde male.
"Smettila di fare lo stronzo, capo", sbotta Santana, dandogli un po' di pepe.Vai, ragazza.
"Stai indietro, Chante, non sono affari tuoi".
"Mi scusi", respira lei."Ma ho creato io l'annuncio, mi sono occupata di tuo figlio per due settimane, e ho preso la maledetta chiamata per farla venire qui.E' stata l'unica a varcare la porta dopo averti dato un'occhiata, quindi smetterai di fare lo stronzo per non farla andare via".
"Tana", avverte l'omone dietro di noi, con la sua voce sexy e roca.
Lei si gira, facendogli un sorriso luminoso."Sto solo dicendo".
"Beh, smetti di dire".Lui sorride.
"Ah", dico io, fissando la stanza.
"Povera ragazza."Ash ride."Lascia che ti presenti la, ah, famiglia".
Ges��.La famiglia.
"Il ragazzone che fa gli occhi dolci a Santana �� Maddox.? il presidente del club e un enorme rompipalle".
Maddox mostra i denti ad Ash, e lei gli manda semplicemente un bacio.Ok, allora.
"Accanto a lui hai il mio uomo, Beau Dawson, ma puoi chiamarlo Krypt.? il vicepresidente, ed �� altrettanto rompiscatole di Maddox".
Assillante?Ma �� una parola?
Krypt, bel diavolo che ��, mi fa l'occhiolino.Oh, cavolo.
"E poi c'�� Tyke.Non �� una spina nel fianco ed �� un vero tesoro".
"Ehi," grugnisce Tyke."Non rovinarmi la reputazione".
Gli sorrido e lui mi fa un sorriso caloroso in cambio.
"Conoscerai il resto del club pi�� tardi, sei fortunato, e non preoccuparti, non mordono".
"Molto", grugnisce Maddox.
Doppio oh-boy.
"Ah, ok, beh... �� un piacere conoscerti.Sono Jaylah, ma puoi chiamarmi Jay.O Lah, se preferisci.Anche se non mi piace molto, perch�� mi fa sembrare un Teletubbie, e..."
Mack si schiarisce la gola.
Merda, sto divagando e sto parlando dei Teletubbies.Un modo per impressionare i motociclisti.
"Beh, Lah", dice Mack, e io voglio schiaffeggiarlo, molto forte."Penso che abbiano colto il punto".
Gli stringo gli occhi."Jay."
"Lah", dice lui, inclinando la testa di lato e dandomi uno sguardo di sfida.
"Davvero?"Ringhio."Perch�� non ho trovato un motociclista pi�� figo a cui fare da babysitter, come Krypt?Lui sembra figo.Tu sei solo prepotente".
"Anche Krypt �� prepotente".Ash ridacchia.
"Donna", sibila Mack."Sii grata di ricevere qualcosa da me.Ti pago bene per fare questo lavoro.Smettila di lamentarti".
Donna...DONNA?
Non mi ha appena chiamato donna.
"Oh, non mi hai appena chiamato donna".
Lui alza la testa."L'ho fatto, donna".
"Mack", Maddox avverte."Vacci piano, fratello."
"Povera ragazza", simpatizza Santana, dandomi una pacca sulla spalla."? un tipo impegnativo".
Scuoto la testa, gettando le mani in alto.Facendo questo, le mie tette rimbalzano liberamente, visto che sono senza catene.Un sacco di occhi vanno al mio petto.Li copro rapidamente e borbotto: "Prendo Diesel.Devo prendere le mie cose oggi".
A proposito, Josie non si �� presentata ieri sera, quindi sono rimasto solo con le cose di base che avevo in macchina.Non �� questo che mi d�� fastidio, per��.No, quello che mi preoccupa �� che Josie non �� mai arrivata.La preoccupazione mi riempie il petto e il mio viso si abbassa.
"Va tutto bene?"Ash chiede.
"Ah", dico, voltandomi."S��.La mia amica doveva portare alcune cose e non l'ha fatto...Sono sicura che non �� niente".
"Sembri preoccupato.C'�� qualcosa che potrebbe fermarla?"
S��, uno spacciatore arrabbiato.
"No, va... bene."
Raggiungo Diesel, ma Santana non lo lascia andare."Fatti una doccia, vai a prendere le tue cose e poi torna.Ci penso io a lui".
Mamma chioccia.
"Ok, grazie."Sorrido.
Lei lo ricambia e guarda Diesel."Mi sei mancato", dice."S��, l'ho fatto."
"Ges��", grugnisce Mack.
Mi avvio verso di lui e mi accorgo che mi sta bloccando la strada.Non si muove quando lo raggiungo, e incrocio le braccia."Spostati."
Mi lancia uno sguardo intenso, e abbiamo un completo stand-off messicano per un momento prima che si faccia da parte.Mi affretto a superarlo, sentendomi nudo ed esposto.Nel momento in cui sono nella mia stanza, appoggio la schiena alla porta e sospiro.Dannazione, �� stato davvero troppo.Mi dirigo verso la doccia.Ho bisogno di qualcosa che mi svegli.
Mi giro quando entro nel bagno e affronto lo specchio a figura intera che corre lungo la parete accanto alle piastrelle blu scuro.Beh, non sono uno spettacolo?Non c'�� da stupirsi che tutti mi stessero fissando.Sembro una prostituta.Non sono molto alta, ma sono formosa.Non grassa, ma certamente non magra.Ho un sedere ben modellato, fianchi sinuosi e seni abbondanti.Apparentemente abbastanza per attirare un sacco di attenzione maschile.
I miei capelli sono selvaggi come me.Sono neri con striature rosa e viola.Cadono in onde lunghe e semi-curve fino al centro della mia schiena.I miei occhi sono da qualche parte tra il verde e il blu.Non mi sono mai odiata, n�� ho mai pensato di essere brutta - no, non sono mai stata quella ragazza.Ma non mi sono nemmeno mai amata.Sono felice del mio aspetto, ostento quello che ho e non mi vergogno.
Questo mi basta.
Mi tolgo i vestiti, che puzzano spaventosamente di vomito di bambino, ed entro nella doccia.Dopo una mezz'ora di ammollo, mi costringo ad uscire e a vestirmi con i vestiti che avevo ieri, perch�� non ne ho di nuovi.Ottimo.Questo sembra... professionale.Poi prendo il mio telefono e lo apro, chiamando Josie.
"Jay?", squittisce quando risponde.
La sua voce non suona bene.
"Jos?"Chiedo."Stai bene?"
"Io, ah, mi dispiace di non avercela fatta ieri sera, ma..."
"Cos'�� successo?"Chiedo, sapendo che sta girando intorno a qualcosa di grosso.
"Gregor �� passato mentre ero da te a prendere i tuoi vestiti".
Merda.
Doppia merda.
"Sei ferito?"Grido."Dio, dimmi che non ti ha fatto male".
"No", dice lei dolcemente."Voleva solo sapere dov'eri.Ho detto che dovevi andare fuori citt�� per lavoro, ma che avresti avuto i suoi soldi.Non ho portato i tuoi vestiti o sono venuta da te perch�� avevo paura che ti seguisse".
"Merda, tesoro, mi dispiace tanto".
"Va tutto bene", dice lei."Sto bene."
"Vengo a prendere i vestiti.Tu stai lontano da casa mia e da tutto ci�� che mi riguarda finch�� non �� tutto risolto".
"Sto bene, Jay".
"No", urlo."No, non ti farai male per colpa mia.Fai quello che ti chiedo, Josie".
Lei sospira."Ok, ma sono preoccupato per te".
"Sono il pi�� sicuro possibile", sussurro, pensando a tutti i motociclisti nella vita di Mack.
"Stai andando a prendere le tue cose?"
"Sto andando".
"Ok."
Riattacco e mi trascino una spazzola tra i capelli, poi torno di corsa fuori.Tutti i motociclisti sono ancora l��, e Santana �� sul divano accanto ad Ash, a tubare su Diesel.Esco di corsa ed entro in cucina, superando tutti i motociclisti in piedi intorno al bancone.
"Cazzo", sento Mack borbottare."Va sempre meglio".
"Ti capisco", grugnisce Krypt.
Non li guardo.Non ho bisogno n�� mi interessa sapere di cosa stanno parlando.Mi verso un caff��, poi li supero di corsa e mi tuffo a prendere le chiavi.
"Dove vai?"Mack chiede, afferrando le chiavi prima che io possa raggiungerle e sollevandole in aria.
"Dammele", dico, la mia voce un po' pi�� frenetica di quanto vorrei.
"Ti ho detto", mi dice lui, "dove stai andando?".
"A prendere le mie cose!".
"Ti porti via il bambino?".
"Mi dispiace", scatto."Sei sordo, o ti sei perso la parte in cui Santana ha detto che l'avrebbe guardato?"
"Non ho assunto Santana".
"Ma vaffanculo!"Grido, gettando le mani in alto.Mi avvicino a Santana, le strappo Diesel dalle braccia e poi torno verso Mack.
"Dammi le mie dannate chiavi".
"C'�� qualcosa che non va", osserva lui, studiando la mia faccia.
"S��, ho bisogno di altri vestiti".
"Sei nei guai, ragazza?"
Io ringhio, "No, ora dammi le mie dannate chiavi!".
Lui inclina la testa di lato."Tyke, vai con lei".
"Cosa?"Io strillo."No!"
"Fallo", ordina Maddox.
Fanculo.
"Prendi il mio camion", continua Mack."Ha un sedile".
Chiudo gli occhi, lottando per la calma.Diesel si contorce tra le mie braccia, e io mi costringo ad aprire gli occhi e a fissarlo.Lui mi sorride.Sorride.Questo piccolo e carino sorriso da bambino a bocca aperta.
"Awwww", canticchio, incapace di fermarmi."Mi sta sorridendo".
"Cosa?"Ash grida, balzando in piedi.
"Non ci credo!"Santana urla, facendo lo stesso.
Si precipitano e si fermano accanto a me, fissando Diesel.
"Oh, mio Dio!"Ash gracchia."Oh, guarda quanto �� carino".
"Ohhhh, volevo un sorriso da settimane", respira Santana.
"Cazzo," grugnisce Mack.
Mi giro, girando il bambino verso suo padre."Non vuoi vedere?"
"No", dice lui, qualcosa di doloroso che lampeggia nel suo sguardo prima di voltarsi.
Qualunque sia la ragione per cui questo bambino �� entrato nella vita di Mack, non �� una buona ragione.A malapena guarda Diesel, e raramente si rivolge a lui per nome.Ho imparato tutto questo in un solo giorno.Mi volto verso le ragazze e Santana sta dando a Mack uno sguardo triste.S��, sicuramente sta succedendo qualcosa.
"Beh", dico, distogliendo lo sguardo da loro."? ora di andare".
Ash mi prende il braccio prima che me ne vada."Dovresti venire al nostro barbecue sabato.Ne faremo uno al club".
"Il club?"Dico."Il club dei motociclisti?"
Maddox abbaia una risata."Ti spaventiamo, ragazza?"
Mi volto verso di lui.Dio, �� scoraggiante.Cos�� enorme, tutto muscoli e uomini."No", dico."E' solo che...Cosa si porta a un barbecue di un club di motociclisti?"
"Cadaveri", aggiunge Krypt, la sua voce completamente seria.
Io sussulto.
"Pistole", aggiunge Maddox.
"Culo", commenta Mack.
"Smettila!"Ash scatta."Siete tutti orribili.Tesoro, non stressarti.? davvero divertente, fidati.Passo sabato e ci prepariamo insieme, poi vengo con te".
"Ehi", interviene Krypt."E io?"
"Puoi succhiarlo, dopo quel commento meschino.Povero Jay".
"S��," grugnisce Mack."Povera Lah."
Fanculo, gli dico con la bocca.
Lui sorride.
Oh ragazzi, ha un bell'aspetto mentre sorride.
Yum.
"Sei pronto a cavalcare?"Tyke chiede, facendo rotolare la sua sedia verso di me.
Aspetta, Tyke pu�� guidare?
Deve vedere la mia espressione confusa perch�� ride e dice: "Posso guidare.Solo una delle mie gambe �� completamente fottuta.L'altra sta per lo pi�� bene".
Per lo pi��.Eeek.
"Giusto", dico io."Bene, andiamo".
Con questo, siamo fuori dalla porta.

CAPITOLO QUATTRO

Josie non c'�� quando mi fermo a prendere le mie cose, ma nemmeno Gregor, cosa di cui sono grato.Non sono del tutto convinto che non mi stia seguendo, cos�� porto Tyke a fare un giro a vuoto sulla strada di casa, dicendogli che devo fermarmi a prendere delle cose.Quando torniamo a casa di Mack, sembra che ne abbia abbastanza.
Povero ragazzo.
Mando un messaggio a Josie per dirle che sono al sicuro, e lei mi dice che sta andando a trovare sua nonna per qualche mese.Ha perso il suo lavoro di giornalista di recente e ora che sar�� qui per un po', ha senza dubbio deciso di prendersi una pausa.Se lo merita, ed �� molto legata a sua nonna.Sono felice per lei, e ancora di pi��, sono felice che sia lontana da Gregor.
Non c'�� nessuno in casa quando entro, e Tyke mi dice che sono il benvenuto nel club, ma io rifiuto.Lo ringrazio e poi mi dirigo dentro, mettendo Diesel a dormire.Se ne va facilmente, cosa di cui sono grato.Nel tempo in cui dorme, disfo le valigie e preparo la mia stanza.Sono a met�� strada quando sento una risatina femminile.
Stringendo gli occhi, mi dirigo nel salone e vedo Mack in piedi al bancone con una ragazza sgualdrina avvinghiata a lui.Imbarazzante.Faccio un passo indietro, inciampo su un tavolino e atterro sul mio sedere.Quando oso alzare di nuovo lo sguardo, mi stanno guardando entrambi.
"Chi �� quella?" scatta la ragazza.
"La mia tata", grugnisce Mack.
"S��, sto bene, grazie per averlo chiesto", mormoro, spingendomi in piedi.
La ragazza storce la faccia con disgusto."Hai una tata?"
Alzo gli occhi."Ha un figlio, idiota".
I suoi occhi si allargano e Mack mi fulmina con lo sguardo.
"Hai un figlio?Pensavo non avessi una vecchia signora?".
"Non ce l'ho", ringhia, continuando a fissarmi.
"Ma hai un figlio?"
"Un bambino", faccio notare."Piccolo.Senza madre.Poverino".
Sono orribile, lo so, ma se lo merita.Non ha fatto altro che ignorare suo figlio, comportandosi come se non esistesse.Non mi interessa in che tipo di situazione si trovi, il bambino �� innocente e merita l'amore di suo padre.
"Camera da letto, ora", mi ringhia Mack.
Non ho la possibilit�� di rispondere.Le sue dita si arricciano intorno al mio braccio e mi trascina lungo il corridoio e nella sua stanza.Sbatte la porta dietro di s�� e si gira, bloccandomi al muro premendo il suo corpo contro il mio e mettendomi le mani accanto alla testa.Santa madre.? estremamente vicino, e sto avendo un'ottima vista del suo splendido viso.
"Indietro", respiro.Wow, non �� venuto esattamente come avevo previsto.
"Ci sono delle regole", ringhia."La prima �� che tu resti fuori dai miei affari, cazzo.Questo significa che non li condividi, n�� ti ci immischi.La seconda �� che io porto qui le donne, tu vuoi vivere qui e mantenere questo lavoro, ci convivi, cazzo".
Apro la bocca per ribattere, ma lui mi taglia fuori.
"La terza, e pi�� importante, �� che tu faccia il tuo lavoro, e lo fai senza farti coinvolgere nella mia vita.Non ho bisogno n�� voglio la tua opinione, e se non dovessi tenerti qui, non lo farei".
Um, maleducato.
"Lascia che ti dica una cosa", sibilo, ritrovando la mia impertinenza."Non riusciresti a trovare un'altra ragazza che ti stia vicino neanche se ci provassi.Hai un figlio che ignori, e non credo sia giusto che tu dia la tua attenzione alle puttane invece che a lui".
"Io ti ho assunto, e ora tocca a te farlo diventare un tuo problema".
"Che cazzo di problema hai?"Ringhio, dando uno spintone al suo petto.Lui non si muove.
"Sono in una situazione in cui non voglio trovarmi.Fine della storia del cazzo".
"Allora dallo a qualcuno che lo amer�� come merita, egoista figlio di..."
Mi sbudella con un ringhio cos�� basso e gutturale che mi fa fermare le parole in gola.I suoi occhi, due letali orbite marroni, bruciano dentro di me.Oh, ragazzi.Fa paura.Davvero spaventoso.Si avvicina, cos�� tanto che gli sbuffi caldi del suo respiro mi sfiorano la pelle.Quando parla, la sua voce esce in un sibilo mortale.
"Cosa ti fa pensare di essere pi�� santo del fottuto peccato?Non cammini nei miei panni, non sai un cazzo di me, e non hai il diritto di dirmi che cazzo di uomo sono.Tieni la bocca chiusa o domani butto il tuo culo fuori da questa porta.Cosa succeder��?"
? serio; glielo leggo negli occhi.
"Bene", scatto."Far�� il mio lavoro e mi terr�� fuori dalla tua merda".
"Ragazza intelligente del cazzo".
"Abbiamo finito?"
Spinge via il muro e apre la porta."Abbiamo finito, cazzo.Fai entrare la ragazza".
Stronzo.
Stronzo gigante.

CAPITOLO CINQUE | MACK

"Non puoi continuare a ignorarlo".
Mi giro e guardo Santana, che mi sta facendo l'ennesima ramanzina sul bambino che la mia defunta ex ha lasciato, un bambino di cui non mi ha parlato, un bambino che mi �� stato infilato addosso, il tutto mentre un'enorme bomba veniva sganciata sulla mia vita.Ingrid �� entrata nella mia vita come una calda giornata di sole, e se n'�� andata come un fottuto uragano.La rabbia che provo per lei in questo momento, si trascina nel profondo della mia anima.
"Tieni il tuo naso fuori dalla mia merda, Chante", avverto."Potresti essere l'unica ragazza che posso tollerare, ma non significa che non ti metter�� al tuo posto".
"Se non lo vuoi qui? dovresti solo..."
"Ho detto", ringhio, a bassa voce."Tieni il tuo naso fuori dalla mia merda".
Lei getta le mani sui fianchi, inclinando la testa di lato."Non parlarmi cos��, capo".
Increspo le labbra.Piccola, impertinente e piena di carattere �� il modo migliore per descrivere Santana.Maddox deve essere un uomo solido per averla sopportata.Dio sa che in fondo amo quella pazza; �� l'unica che tollero.
"Abbiamo finito qui, Chante", dico, premendole un pugno al lato del viso e dandole un piccolo scossone alla testa."Vai a cercare il tuo uomo".
"C'�� qualcosa che sono venuto a dirti", dice lei, sprofondando sul divano del club e fissandomi.Accarezza il cuscino accanto a lei e io le lancio un'occhiata disgustata.
"Oh, andiamo", mi chiede.
Con un grugnito frustrato, mi siedo.
"Allora, sono passata davanti a casa tua per prendere le ultime cose e c'era una macchina fuori da casa tua".
"Le auto guidano sempre", faccio notare con sarcasmo.
Santana mi schiaffeggia la spalla."Non fare la furba.No... questo era solo seduto l��.Ho visto un uomo dentro.Stava sorvegliando la casa".
Il mio petto si stringe.
"Era qualcuno degli Uomini di Latta?"
Lei scuote la testa."Non credo.Era strano.Stava solo guardando.Non sono entrato.Sono passata davanti e ho aspettato che se ne fosse andato prima di entrare".
"Jaylah?"
So che non �� Jaylah.Lo so perch�� l'ho vista prima che arrivasse, ma non voglio che Santana si insospettisca.
Lei alza le spalle."Potrebbe essere.? in qualche guaio?"
"Non ne ho idea".
"Forse dovresti provare a scoprirlo".
Le lancio un'occhiataccia.Non ho intenzione di passare pi�� tempo con la ragazza di quanto gi�� non faccia.Sono passati quattro giorni e ci siamo ufficialmente fatti impazzire a vicenda.Lei mi nutre quotidianamente con la sua sfacciataggine, e io sono un coglione con lei.Per�� �� brava con il bambino.Lo tiene tranquillo e fa bene il suo lavoro.Eppure, mi fa impazzire, cazzo.
"Non succeder��."
Santana sospira."Sei proprio una spina nel fianco".
Le faccio un sorriso e lei rotea gli occhi.
"Prova solo a vedere cosa stava facendo quel tipo l��.Mi ha fatto venire i brividi".
"Lo far��", le assicuro, ma non �� qualcosa in cui ho intenzione di coinvolgere il club.Questo va molto pi�� in profondit��.
"Grazie, e sii gentile con Jaylah.? una tipa in gamba".
"? una spina nel fianco".
"Una sexy rompipalle".Lei fa l'occhiolino, si alza e scompare nel corridoio.
Ha ragione su questo.Jaylah �� stupenda, cazzo.L'ho visto nel momento in cui ho aperto la porta e lei mi ha dato una boccata di impertinenza.La ragazza potrebbe parlare sott'acqua con la bocca piena di biglie, e potrebbe andare avanti e renderlo impertinente e carino allo stesso tempo.Non �� questo che la rende bella, per��.No...
E' il suo cazzo di corpo.
Ha l'aspetto che una donna dovrebbe avere.Curvy, culo pieno, seni pieni, un'abbondanza di capelli folti...
Cazzo.
E va bene.
Che Dio mi aiuti, voglio scoparmi la mia tata.
~**~**~

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